The Labyrinth: turismo responsabile e comunitario in centro America

 In Turismo responsabile

La goccia nell’Oceano

Secondo il World Turism Organization, nel 2013 i viaggiatori internazionali hanno superato per la prima volta il miliardo di unità in un anno solare.

Nel decennio 2020-2030 si stima una crescita del 80% rispetto al 2013 (questi dati sono stati elaborati nel periodo antecedente lo scoppio della pandemia dovuto alla diffusione del virus Sars-Covid-19).

Il turismo di massa a cui assistiamo oggi, naturale conseguenza di una società che fa del consumo uno dei suoi capisaldi, ha un impatto devastante in ambito ambientale, economico, culturale e sociale.

Questo è stato il motivo che ha spinto noi di Una Goccia nell’Oceano a voler dedicare un’intera categoria nel nostro portale al turismo responsabile.

Vogliamo, infatti, essere un incentivo per tutte quelle realtà che promuovono un turismo etico e sostenibile

In questo articolo racconteremo The Labyrinth, un progetto di turismo responsabile e comunitario di cui ci siamo appassionati sin da subito, sia per le meravigliose esperienze di viaggio proposte che per le modalità con cui opera nel territorio di interesse.

Vi invitiamo ad approfondire questa splendida realtà. Buona lettura!

Indice

Cos’è The Labyrinth

Il nostro turismo è un turismo sociale, etico e cosciente. Generato da gente che si incontra, sviluppa un dialogo interculturale atto all’amicizia, al benessere e alla partecipazione equitativa

www.thelabyrinth.it

The Labyrinth è un operatore di turismo responsabile e comunitario che promuove esperienze di viaggio in centro America, in particolare in Guatemala e Messico. 

Lo scopo di fondo che anima il progetto è connettere culture diverse tra loro favorendo un incontro volto allo scambio equo tra la comunità ospitante e il turista e alla valorizzazione del patrimonio culturale indigeno

Oltre a descrivere questa realtà per farla conoscere ai più, vorremmo evidenziare alcuni aspetti che crediamo possano essere di grande ispirazione per chiunque operi in questo settore.

Operare secondo i principi di giustizia sociale

Chi opera all’interno di The Labyrinth proviene principalmente dalle comunità locali o dalle popolazioni indigene dei territori interessati. 

Ogni persona che prende parte alle attività viene remunerato con un salario giusto e deciso collettivamente in maniera partecipata basandosi su parametri come l’ammontare delle ore di lavoro. Questo è un modo utile anche per evitare di cadere nel pericolo dell’assistenzialismo.

Favorire lo sviluppo endogeno

Circa il 55-65% del ricavato degli itinerari proposti viene devoluto in favore delle comunità locali. Nel turismo convenzionale, invece, il turista paga l’agenzia alla quale si è affidato che a sua volta trattiene la maggior parte dell’incasso, senza preoccuparsi dell’impatto generato nella popolazione ospitante e dando vita a un circolo vizioso che porta beneficio solo al contesto di provenienza del turista.

Nel caso di The Labyrinth, più di 100 famiglie locali traggono beneficio in maniera diretta dalle attività promosse.

The Labyrinth è talmente attento a questo aspetto che sono vietate anche le mance, così da non creare squilibri nella comunità ospitante.

Diventare esseri umani migliori per creare una società migliore

La nostra visione del mondo è figlia del modello sociale, culturale ed educativo nella quale viviamo e le nostre azioni sono il riflesso delle nostre convinzioni.

Aprirsi ad un’altra cultura, differente, lievemente contaminata dalla nostra società, ha molteplici ripercussioni positive sulla nostra persona che di conseguenza si riverberano sulla collettività.

Incontrare “l’altro” ci permette di esplorare nuovi orizzonti, di allenare la nostra attitudine ad accogliere le diversità ed imparare a vedere la biodiversità che ci caratterizza come fonte di ricchezza e non di pericolo

Fare un viaggio di turismo responsabile vuol dire fare un viaggio nel viaggio, un percorso trasformativo che ci porta a riflettere su aspetti della nostra esistenza e della vita in generale. Vuol dire darci l’opportunità di divenire persone più coscienti del mondo che siamo e di quello che ci circonda (ammesso che esista una separazione).

Raccontare un’altra storia…

La storia dei popoli che ci viene proposta sin dalle scuole elementari è quella raccontata dai vincitori, dagli invasori. 

I popoli vinti, invasi, hanno poca voce in capitolo quando si tratta di narrare ciò che è accaduto. 

Viaggiando con The Labyrinth gli abitanti del luogo riacquistano il diritto di raccontare la loro narrazione, quella dei loro antenati, ciò che hanno vissuto

Perché mai dovremmo essere noi a raccontare la loro storia, la loro cultura, i loro usi e costumi?

Generare circoli virtuosi

La rete creata da The Labyrinth sul territorio conta più di 100 famiglie che, a seconda delle singole propensioni, portano il loro contributo al progetto. 

Alessandro Masini, ideatore del progetto, vive da 8 anni in una comunità indigena maya del Guatemala, luogo da cui ha preso vita il progetto di turismo responsabile e comunitario. Se si vuole comprendere una cultura così complessa e differente dalla nostra ci vogliono tempo e un’apertura mentale non indifferente.

Chi parla di Alessandro parla di una persona appassionata ed appassionante, un mediatore culturale preparato e competente che conosce in modo approfondito la storia e le tradizioni di questa terra. 

Grazie al suo lavoro incessante, la rete di The Labyrinth si è ampliata sempre di più e questo ha permesso ai partner locali di dedicarsi completamente alla salvaguardia del patrimonio culturale, artigianale, artistico e spirituale. 

Coinvolgimento ed equità

Questo viaggio di turismo responsabile si differenzia da altri per molti aspetti ma ciò che ci ha colpito di più è stato il fatto che le popolazioni maya partecipano concretamente alla creazione dell’itinerario e, oltre ad ospitare loro stesse i turisti, danno dei feedback circa il comportamento tenuto dall’ospite. 

In questo modo non si crea la classica disparità secondo cui la comunità ospitante si ritrova in una posizione inferiore rispetto al turista e per questo deve adattarsi ai suoi bisogni

Ciò che si genera è un rapporto equo, di rispetto reciproco, di incontro autentico.

Trasparenza economica

Tutte le attività economiche di The Labyrinth vengono rese note e in questo modo chiunque può avere un riscontro del modo in cui il denaro viene speso e distribuito.

Cosa puoi fare tu

Ora che abbiamo descritto le varie dinamiche che animano questa realtà virtuosa, forniremo un elenco di quelli che sono gli itinerari proposti:

Guatemala – Belize | Tour della cultura Maya e i Caraibi (16 giorni)

Guatemala – Belize | Tour della cultura Maya e i Caraibi (18 giorni)

Guatemala spirituale | Tour dei tessuti e del calendario lunare (14 giorni)

Messico | Tour Chiapas e Quintana Roo (15 giorni)

Workshop “Fotografia sociale con Giulio Di Meo”

Turismo scolastico internazionale

Turismo accessibile

Da “pandemia come crisi, a pandemia come opportunità”

Com’è facile immaginare, in seguito alla pandemia causata dalla diffusione del virus Sars-Covid-19, The Labyrinth si è trovato impossibilitato a portare avanti la maggior parte delle sue attività in centro America. Il loro sostegno alle comunità, però, va avanti anche a distanza. 

Nei momenti più duri della pandemia, infatti, The Labyrinth ha elargito varie borse alimentari, borse studio e sostegni integrali a famiglie che vivono in povertà e povertà estrema, contribuendo al miglioramento delle loro condizioni di vita. 

La cosa straordinaria è che tutto ciò ha preso forma grazie a finanziamenti stanziati da vecchi viaggiatori di The Labyrinth, creando così un vero canale solidale e di amicizia tra due popoli.

Le difficoltà legate al blocco del turismo intercontinentale che vive il settore turistico in questo periodo, si sono però trasformate in opportunità per The Labyrinth, il quale ha iniziato ad operare anche nel territorio italiano applicando gli stessi valori e principi che lo caratterizzano da sempre. 

Ora The Labyrinth opera – soprattutto sogna, progetta e genera sviluppo – non solo nella Sierra Madre andina del Guatemala e del Chiapas, ma anche in Italia, sulle montagne appenniniche. 

Il Covid, in questo caso, nonostante le difficoltà, ha riportato nel nostro territorio una forza lavoro concreta, dedita all’etica e alla sostenibilità, che sicuramente saprà come impegnarsi per valorizzare la nostra terra tramite il turismo responsabile

Per rimanere aggiornato sulle nuove attività rimani sintonizzato sui canali di comunicazione di The Labyrinth o altrimenti segui noi di Una Goccia nell’Oceano che promuoveremo periodicamente gli eventi di questa realtà.

Articoli di approfondimento

Pubblicazioni su The Labyrinth

Turismo comunitario: 10 motivi per viaggiare con The Labyrinth

Video di approfondimento

Ep.5 Le popolazioni indigene Maya: Alessandro Masini – Camaleonte Errante Podcast

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Autore

  • Tommaso

    "Semina semi di verità, bontà e bellezza nella vita. Non mettere mai in dubbio ciò che i semi possono raggiungere, col tempo, solo perché sono pochi. Perché nascosti in ogni seme ci sono migliaia di semi. Ricorda sempre che un singolo seme può dare origine a un intero giardino." (Osho)

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